L’attracco di Marola dispone di circa 140 natanti, purché di proprietà dei residenti, compreso l’armo da palio della borgata. Si hanno notizie delle pratiche relative a questa banchina già dal 1859, come risulta da incartamenti conservati negli Uffici della Circoscrizione.
Con l’insediamento dell’Arsenale, Marola aveva dovuto rinunciare anche alla sua antica Chiesa di San Vito (XIII sec.)demolita per far posto al “bacino di legno”, anche se fu ricostruita in un’altra posizione, durante la sua demolizione erano stati riportati alla luce reperti d’epoca romana di cui si conservano i disegni.